Kenny Baron grande pianista jazz

Kenny Baron: un pianista tra i grandi del jazz.

Kenny Baron :un pianista dal grande senso del fraseggio!

Kenny Baron Live Monaco 2001

Kenny Baron, nato il 9/6/43 a Filadelfia,  comincia lo studio del pianoforte all’età di dodici anni, avendo come maestro il fratello di un altro pianista jazz: Ray Brayant.

A 15 anni si esibisce già in una tournee’. Nel 1961 si trasferisce a New York, dove comincia a suonare con James Moody. James era un sassofonista ed anche flautista del mondo jazz. Costui era nato il 26 marzo 1925 a Savannah. Si fermerà a S. Diego il 9/12/2010. Una curiosità di Moody: nonostante fosse parzialmente sordo, si avvicinò allo studio del sassofono all’età di 16 anni. Aveva ascoltato già alcuni grandi del repertorio, tra cui il direttore d’orchestra Count Basie. Poi collaborazioni importanti con Dizzy Gillespie.

Tornando a Kenny Baron, da giovane, appunto si esibisce al five spot cafè,dove conoscerà anche il grande Dizzy Gillespie, al quale viene segnalato come possibile sostituto di Lalo Schifrin.

Ascolterà, nel periodo della sua formazione nomi come  Winton Kelly Art Tatum e McCoy Tyner.

Kenny Baron foto originale firmata

I suoi contatti si allargano e fino al 1969 prende parte ad alcuni gruppi guidati dal grande trombettista: Freddy Hubbard. Negli anni successivi conosce Ron Carter, con il quale collaborerà a fine anni settanta. Tra gli anni 80 ed 82 è tra i fondatori del quartetto jazz: “Sphere”, in omaggio all’anno di morte di  Thelonius Monk. 

Qui non suonerà solo brani di Thelonius Monk, ma eseguirà anche brani di sua composizione.

Altra collaborazione importante sarà certamente quella con il sassofonista Stan Getz.  Da ricordare il disco “People time”, collaborazione che varrà una Grammy nomination.

Si dedicherà anche all’insegnamento, a partire dal 1973. Potete ascoltare una bellissima collaborazione con Stan Getz dal vivo a Copenaghen, concerto tenuto al “At Jazzhus Montmartre” il 5 marzo 1991.

Jazzworld.it (dove il jazz è di casa).

Grazie per la vostra lettura da Mario Masciullo.

Lascia un commento